"La giunta Pd di Ballabio rivendica la sua appartenenza al partito delle tasse, assegnando al paese una Imu da record (1,04), superiore a quanto imposto in località turistiche come Barzio (0,82) e persino a Lecco (0,96)".
Lo sottolinea la capogruppo di Ballabio Nostra, Alessandra Consonni, con una dichiarazione sulle aliquote Imu approvate dalla maggioranza targata Pd nel consiglio comunale del 19 giugno. "Le spiegazioni fornite in consiglio comunale - rileva Consonni - sono state un carosello di assurdità, con l'assessore Luciano Cedro che ha avuto il coraggio di far passare come una "tutela delle famiglie" la pesante imposizione fiscale ballabiese".
"Non convince - prosegue - il giochetto di far risultare come maggiormente penalizzate le seconde case, fingendo che la cosa riguardi solo i milanesi. In realtà diverse famiglie ballabiesi verranno salassate da questa pesante e ingiustificata Imu. Nel mirino chi ha pensato a sistemazioni per figli o anziani genitori, o coi sudati risparmi si è comprato un appartamento da affittare ai turisti, e soprattutto basta una qualsiasi pertinenza aggiuntiva per penalizzare il contribuente, anche un box in più. Alla fine, nonostante le incredibili affermazioni dell'assessore, sono sempre le famiglie che pagano. Intanto l'amministrazione comunale piddina insiste in spese per opere che neppure il sindaco riesce a giustificare, come la destinazione di 200mila euro (400 milioni di lire!) all'ampliamento della dependance della villa comunale, di cui nessuno sa spiegare l'utilità".
20 giugno 2012